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Biologo Nutrizionista

Alice in the WisdomLand e l'Ipertensione dal punto di vista del microbiota intestinale

 Di Alice Guazzini e Silvia Ciani

Da tempo ormai si parla del microbiota,  l'insieme di tutte le specie microbiche che vivono in maniera simbiontica nell’organismo umano senza danneggiarlo, essenziale per la nostra sopravvivenza e responsabile di molti aspetti della salute umana.

Particolarmente studiato e discusso è il microbiota intestinale, molto vario e numeroso, la cui composizione è condizionata soprattutto dalla dieta.

Un numero importante di prove scientifiche suggerisce che la disbiosi intestinale, cioè l’alterazione o squilibrio del microbiota intestinale, sia associata a numerose malattie infiammatorie croniche immunomediate come IBD, asma, obesità ecc. Una recente review pubblicata sulla rivista Clinical and Experimental Hypertension nel Marzo 2023  (DOI 10.1080/10641963.2023.2195135) suggerisce che anche l’ipertensione essenziale (la cui patogenesi non è ancora chiara), importante fattore di rischio per le malattie cardio-vascolari e che comporta un grande onere economico e di salute pubblica per la società, sia correlata proprio alla disbiosi del microbiota intestinale.

Quando la funzione della barriera intestinale è compromessa, la permeabilità intestinale aumenta e svariate sostanze, come le citochine proinfiammatorie, attraversano indisturbate  la barriera intestinale entrando direttamente nella circolazione sanguigna, con la conseguenza, fra numerosi altri effetti dannosi, di aumentare la pressione. Nel tratto intestinale Infatti, a causa di eventi o condizioni che ne alterano la permeabilità, fra le varie conseguenze abbiamo: un aumento smisurato della popolazione di batteri patogeni enterici e i loro prodotti tossici come  l’idrogeno solforato e il lipopolisaccaride; una diminuzione notevole dei batteri benefici e dei loro metaboliti come gli acidi grassi a catena corta; una diminuzione importante delle proteine della giunzione stretta intestinale che crea conseguentemente un aumento progressivo della permeabilità.  Questo processo innesca una risposta infiammatoria cronica che danneggia la funzione endoteliale vascolare, promuovendo così l'ipertensione attraverso la riduzione dei fattori vasodilatatori e il potenziamento dei fattori vasocostrittori.

Attualmente, i metodi principali per modulare e ripristinare il microbiota intestinale sono: il trapianto di microbiota fecale, l'integrazione con probiotici, l'uso di antibiotici, la dieta e l' esercizio fisico, oltre che i farmaci antipertensivi. Occorrerà indagare ancor più nello specifico sulla correlazione tra microbiota e ipertensione per rivelare in maniera più accurata la patogenesi dell'ipertensione e fornire così nuove idee di ricerca per lo sviluppo di farmaci antipertensivi.

Fonte: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/10641963.2023.2195135