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Biologo Nutrizionista

La Valutazione della Composizione Corporea: Antropometria E Bioimpedenziometria

valutazione corporea 2L'ANTROPOMETRIA consiste di diverse misurazioni: la misura del peso e dell’altezza rispettivamente con una bilancia con uno stadiometro. Grazie a questi due parametri è possibile calcolare l’indice di massa corporea (BMI-Body Mass Index).

Quest’ultimo permette una rapida valutazione del paziente, consentendo di distinguere le varie condizioni (sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità) essendo un buon predittore di mortalità e morbilità per le varie condizioni.

valutazione corporea 1Peso, altezza e BMI da soli pero’ non discriminano massa grassa (FM) e massa magra (FFM) e non rilevano la distribuzione corporea del grasso (adiposità viscerale o periferica). Esistono quindi altri indicatori di adiposità: i più usati per l’adiposità viscerale, sono la circonferenza vita (WC), e la circonferenza fianchi, la cui interpretazione è basata sul rapporto vita/fianchi che è considerato utile al pari di BMI e WC come predittore di quelle patologie associate all’obesità (malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, ipertensione, diabete, ecc…).
La circonferenza degli arti (come indice di adiposità periferica) viene utilizzata maggiormente per valutare il rischio di malnutrizione per difetto. Infine la plicometria fornisce una misura diretta della massa grassa (FM) a partire dalla valutazione della spessore delle pliche cutanee utilizzando formule di regressione che comprendono dalle tre alle sette sedi di misurazione. Non utilizzo tale metodica, poiché associo la rilevazione dei dati antropometrici ad un'altra metodica strumentale, più veloce e più precisa:
LA BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA).

E’ una tecnica non invasiva che consente di analizzare la composizione corporea (in soggetti dai 2 anni in su) in pochi secondi grazie alla rilevazione dell'impedenza, ovvero della "resistenza" opposta dall'organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata di bassissima intensità (400 µÅ), ad alta frequenza (50 KHz), innocua per i tessuti. E' una metodica sicura, veloce, riproducibile, controindicata solo nei portatori di pacemaker, usata in clinica anche per predire severità e prognosi di patologie.
COME SI ESEGUE L’ESAME BIOIMPEDENZIOMETRICO


valutazione corporea 3Lo strumento validato scientificamente che utilizzo è il BIA 101 (akern srl), che permette di effettuare un’analisi di composizione corporea con modello tricompartimentale. valutazione corporea 4

Il soggetto viene fatto distendere su un lettino con avambraccio e piede omolaterale scoperto, gambe e braccia leggermente distali dal corpo. 
Tramite la semplice apposizione di quattro elettrodi di superficie (2 sulla mano e 2 sul piede), il sensore misura i valori bioelettrici di Resistenza (abbinata ai liquidi corporei) e Reattanza (abbinata ai solidi corporei) presenti nel corpo umano. Le misure vengono inserite nel software Bodygram 1.31 che li trasforma in grafici (BIA VETTORIALE) e, attraverso determinati algoritmi, in dati stimati (BIA CONVENZIONALE) di composizione corporea

 

 

 

valutazione corporea 5Avremo così:

  • grafo Biavector®: per la valutazione dell’assetto idrico
  • grafo Biagram®: per la valutazione dell’assetto nutrizionale

E le stime della composizione corporea relative a :
•Acqua Totale TBW
•Acqua Intracellulare ICW
•Acqua Extracellulare ECW
•Rapporto tra Massa Intracellulare ed Extracellulare
•Angolo di fase PA
•Indice di Massa Corporea (BMI)
•Indice di Massa Cellulare Corporea (BCMI)
•Massa Cellulare
•Massa Grassa FM
•Massa Magra FFM
•Massa Muscolare MM
•Rapporto di scambio Sodio/Potassio
•Metabolismo basale BMR

La validità del risultato dipende dal corretto stato di idratazione del soggetto ( più il risultato vettoriale nel Biavector si trova all’interno dell’ellisse di confidenza del 50% -verde-, più le stime di composizione corporea risultano attendibili)  , motivo per cui i dati ottenuti per la composizione corporea (soprattutto di soggetti obesi o malnutriti) non vanno presi come valore assoluto, piuttosto come monito ad un cambiamento delle proprie condizioni (idratazione, alimentazione, stile di vita, att fisica), ripetendo l’esame a distanza di qualche tempo e confrontando i miglioramenti rispetto all’esame iniziale . Anche per questo motivo, l’esame sarà effettuato solamente in quei soggetti per i quali ritengo che possano esserci dei reali benefici in termini di motivazione al cambiamento durante un percorso di perdita di peso associato all’attività fisica, un miglioramento della composizione corporea attraverso piani nutrizionali mirati. Sarà mia cura non proporlo in bambini e adolescenti per non incoraggiare pensieri ossessivi relativi al peso e all’immagine corporea (prevenzione dei disturbi alimentari) o in soggetti adulti con diagnosi o sospetto di disturbo alimentare (a meno che non faccia parte del percorso terapeutico) e in coloro con i quali eseguo un percorso di modificazione del comportamento alimentare (se non come tecnica motivazionale).
Il tempo che intercorre fra un esame e un altro, sarà valutato sulla base degli obiettivi (1 o 2 settimane per vedere normalizzati i parametri legati all’idratazione o alla malnutrizione, o un mese o più per i parametri legati alla massa magra o grassa).


COME presentarsi all’esame bioimpedenziometrico
Affinchè l’esame riporti un risultato valido, accurato e riproducibile , il test in studio deve essere sempre effettuato nelle stesse condizioni (possibilmente stesso orario, stessa temperatura ambientale) a digiuno da 4 ore, con astensione dall’attività fisica da almeno 12 ore,  non in presenza di uno stato febbrile (poiché i fluidi corporei variano la loro conduttività in funzione della temperatura).