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Biologo Nutrizionista

Rosa, The Green Planet e le regole per iniziare a salvare il mondo

di Rosa Valerioti e Silvia Ciani

La FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, definisce l'alimentazione sostenibile come un'alimentazione a ridotto impatto ambientale che soddisfa le linee guida nutrizionali dal punto di vista economico, dell'accessibilità e dell'accettabilità culturale. Questa rubrica avrà lo scopo di contribuire a sensibilizzare il consumatore, ad adottare comportamenti adeguati a tutela della salute propria e del pianeta.

Per iniziare stileremo una serie di regole attraverso le quali scopriremo come abbracciare un’alimentazione più sostenibile, partendo da piccoli gesti quotidiani per avere un impatto minore sull’ambiente, per imparare a nutrirci con alimenti più sani e perché no, anche ad ottenere un risparmio economico. I prossimi articoli invece, approfondiranno le varie tematiche e i vari argomenti.

1. Scegli più prodotti vegetali.  Scegliere una dieta prevalentemente a base vegetale (ricca di cereali, frutta, verdura, legumi) con moderate quantità di carne, pesce, uova e latticini; consumare più cereali integrali. Sembra proprio quello che ci insegna la dieta mediterranea! La carne andrebbe mangiata massimo 2/3 volte a settimana (inclusi i salumi)!

2. Acquista prodotti stagionali a filiera corta. Spesso frutta e verdura vengono importanti da paesi esteri, per garantirci una copertura costante e totale tutto l’anno. L’Italia ha di per sé un patrimonio agroalimentare vastissimo, scegliere allora  prodotti italiani e per lo più locali puo' contribuire ad abbattere le spese e il consumo necessari per il trasporto.

3. Attenzione al prezzo Prezzi troppo bassi sono indice di prodotti di bassa qualità, fondamentalmente perché i lavoratori sono sottopagati o l’ambiente sfruttato troppo. I prodotti freschi hanno un prezzo al kilo minore rispetto ai prodotti congelati o già trasformati ed hanno anche meno packaging.

4. Evita gli ultra-trasformati Prediligi prodotti freschi ai prodotti già trasformati. I prodotti ultra-trasformati sono più impattanti per l’ambiente rispetto ai prodotti freschi,  perché subiscono più processi industriali di trasformazione prima di essere consumati.

5. Riduci gli sprechi  Circa 1/3 del cibo prodotto viene sprecato.  Mantenere sotto controllo la dispensa, controllando date di scadenza e consumando prima i prodotti aperti, fare la lista della spesa, per evitare di comprare cibo che non serve, consuma tutto il cibo prima di acquistarne altro cosi' da evitare di buttarlo.

6. Impara a leggere le etichette Oltre ai valori nutrizionali presenti in etichetta, gran parte dei consumatori non conosce la differenza tra la dicitura ‘da consumarsi entro’ e ‘da consumarsi preferibilmente entro’, la prima indica un prodotto che non è più salubre oltre la data di scadenza, la seconda un prodotto che può essere tranquillamente consumato dopo la data di scadenza ma che potrebbe aver perso parte della sua fragranza.

7. Bevi acqua dal rubinetto In gran parte delle città italiane l’acqua del rubinetto è sicura e potabile. Guarda le disposizioni del tuo comune! Il consumo di acqua del rubinetto consente di risparmiare molto, di evitare inutili imballaggi di plastica e anche la fatica di portare a casa le casse dell’acqua. Se predigi l’acqua in bottiglia a causa dell’odore di cloro usato per disinfettare l’acqua, puoi ovviare usando una caraffa filtrante. In alcuni comuni poi è presente il fontanello per la distribuzione dell'acqua, anche gasata. 


rosa valerioti

Rosa Valerioti, Biologa Nutrizionista 

presso artEnutrizione Via Leopoldo Pellas 14 d Firenze

Rubrica: Rosa and the green planet

 

 

 FONTI: https://www.eufic.org

Burlingame B, Dernini S. Sustainable diets and biodiversity: directions and solutions for policy, research and action. Roma: Fao, 2012.  

Comunicazione della Commissione Europea COM/2020/381 (2020). Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un'economia giusta, sana e sostenibile.