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Biologo Nutrizionista

Sulle Foto del Prima e del Dopo

Perché non pubblico foto del prima e del dopo?

E’ una domanda a cui mi sento in obbligo di rispondere, poiché da sempre, questo è il periodo in cui vi è maggior richiesta di un intervento nutrizionale per rimettersi in forma o perdere qualche chilo accumulato nei mesi precedenti, ora ancor di piu’ visto il lungo periodo di quarantena dovuto al Covid-19. 

Se vi è l’intenzione di vendere un prodotto, una delle strategie migliori è quella di illustrare i risultati, gli effetti positivi del prodotto in questione, affinché il cliente sia invogliato ad acquistarlo. Si tratta per lo più di raffinate tecniche di marketing. Io mi occupo della persona, la mia è una prestazione a carattere sanitario, e non a caso chiamo i miei “clienti” “Pazienti”. In questo caso il rapporto causa-effetto, risultati/benefici di un particolare trattamento, deve essere dimostrato attraverso rigidi criteri scientifici, un po’ come si fa con un farmaco, o con un trattamento riabilitativo, e quindi anche nella scelta di un regime alimentare per un ritorno alla salute o per prevenzione….se si adotta un metodo, bisognerebbe riportare il prima e il dopo trattamento di tutti i pazienti e non riportare soltanto i casi “positivi”, ma far rientrare nella casistica anche tutti i “resistenti” al trattamento e pure coloro che abbandonano il programma (i drop out)…Non credo convenga a nessuno.

Adesso parliamo del metodo. Pubblicare il prima e il dopo trattamento implica che tutte quelle persone abbiano utilizzato un unico sistema per la perdita di peso (quello del Professionista), che inoltre siano state selezionate per la maggior perdita di peso nel piu’ breve tempo possibile (dal Professionista), che abbiano dato il consenso  alla divulgazione di foto e immagini secondo le normative vigenti in tema di Privacy (al Professionista). Niente di più sbagliato.

La letteratura scientifica (ed in particolare gli Standard Italiani per la Cura dell’Obesità, SIO-ADI 2016-2017) è concorde che i risultati ottenuti sono efficaci solo se:

- la perdita di peso si ottiene attraverso counseling o regimi dietetici personalizzati che abbiano l’obiettivo di modificare lo stile di vita e gli errati comportamenti alimentari

- il calo ponderale sia di 0,500 - 1 kg a settimana, corrispondente alla perdita del 5-15% del peso iniziale in 6-12 mesi,

- è associata una prescrizione di attività motoria di tipo aerobico superiore a 200 minuti a settimana

- l’obiettivo terapeutico è soddisfatto se il calo ponderale e la modifica dello stile di vita vengono stabilizzati per almeno due anni

equilibrioInfine parliamo delle Persone. Sicuramente chi presta le proprie immagini per mostrare il Prima e Dopo trattamento è soddisfatto dei risultati ottenuti (ma dubito che abbia rilasciato una liberatoria per la divulgazione della propria immagine). Sono risultati francamente visibili e riconoscibili in termini di calo di peso, diminuzione delle taglie e delle circonferenze…. Ma quante sono le Persone che riescono a raggiungere questi risultati? (dal numero di foto pubblicate direi relativamente poche). Quante sono le Persone che, nonostante ripetuti e continuativi sforzi, non riescono a raggiungere dei risultati cosi’ evidenti? (tantissime….visto che chi è sovrappeso/obeso, di diete ne ha fatte molte e salta da un Nutrizionista all’altro finchè non ne trova uno piu’ congeniale o con un metodo piu’ innovativo). Finché nel nostro operato attribuiamo all’aspetto fisico e al calo ponderale l’unico e il solo obiettivo di successo, andremo poco lontano….Sia per il Paziente che per il Professionista, la misura del proprio valore, delle proprie capacità, non deve assolutamente passare in maniera esclusiva attraverso i risultati ottenuti sulla  bilancia, i numeri, i centimetri,  piuttosto attraverso l’acquisizione della consapevolezza e il riconoscimento di tutte quelle modificazioni comportamentali che porteranno ad un miglioramento dello stile di vita e  alla stabilizzazione del peso raggiunto.  Dietro ogni Persona vi è una storia, un vissuto, che l’ha portata a raggiungere o a perpetuare la condizione di sovrappeso e obesità. Anni di lotta e conflittualità contro sè stessi, il proprio corpo, il cibo e il modo di alimentarsi, non si esauriscono per la maggior parte, con il temporaneo obiettivo da immortalare con una foto: è un processo molto personale che a volte puo’ manifestarsi con il miglioramento della qualità della vita, dello stato di salute, del rapporto con se’ stessi e con gli altri.

L’ obiettivo essenziale da raggiungere non è un peso o una forma, ma è l’equilibrio: e questo non è fotografabile.