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Biologo Nutrizionista

I dolcificanti, naturali e artificiali

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2022 circa il 43% degli adulti nel mondo era in sovrappeso, e il 16% era obeso. In Italia, secondo un rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 2024, il 43% degli adulti presenta problemi di peso, e di questi il 10% è obeso. Inoltre, si stima che l'obesità sia responsabile del 58% dei casi di diabete di tipo 2, del 21% delle malattie cardiache ischemiche e fino al 42% di alcuni tumori. L'obesità causa anche circa 57.000 decessi all’anno nel nostro Paese.

È evidente che, per contrastare questa “epidemia”, molte persone cercano di adottare comportamenti più salutari. Uno di questi è la riduzione del consumo di zucchero tradizionale, sostituito spesso con i dolcificanti.

Dolcificanti naturali provengono da fonti vegetali e, sebbene contengano calorie, queste sono generalmente inferiori rispetto allo zucchero. Tra i più noti troviamo:

  • Stevia: estratta dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana, è praticamente priva di calorie e ha un impatto sui livelli di glicemia quasi nullo. I glicosidi steviolici, i principali componenti, sembrano avere anche attività antitumorali e antiinfiammatorie.
  • Miele: naturale e ricco di antiossidanti, può avere effetti benefici su malattie respiratorie, gastroenterologiche e onco-ematologiche; tuttavia, ha un elevato contenuto calorico e zuccherino. È una buona alternativa se usato con moderazione.
  • Sciroppo d'agave: ha un basso indice glicemico, ma contiene molto fruttosio, che in eccesso può aumentare il rischio di steatosi epatica e resistenza insulinica.
  • Zucchero di cocco e sciroppo d’acero: hanno calorie simili allo zucchero tradizionale, ma sono considerati più salutari perché hanno un indice glicemico più basso e contengono micronutrienti, fibre e composti fenolici. Tuttavia, i loro effetti sulla salute non sono ancora completamente noti, quindi vanno usati con moderazione.
  • Eritritolo: ha un contenuto calorico praticamente nullo e viene spesso abbinato alla stevia. Se usato saltuariamente e con moderazione, generalmente non presenta rischi; tuttavia, in quantità elevate o a lungo termine, potrebbe essere associato a eventi cardiovascolari e trombosi.

Dolcificanti sintetici o artificiali sono prodotti chimici privi di calorie, spesso utilizzati in prodotti “light” o “senza zucchero”. I principali sono:

  • Aspartame: ha un potere dolcificante circa 200 volte superiore allo zucchero. È considerato sicuro per la maggior parte delle persone, ma va evitato da chi soffre di fenilchetonuria (PKU). Alcuni studi suggeriscono che, in forti consumatori, possa essere associato a un’incidenza maggiore di alcuni tipi di tumore, anche se le evidenze non sono ancora definitive.
  • Acesulfame K: spesso associato all’aspartame nei prodotti “light”, anche questo è considerato sicuro entro i limiti di assunzione stabiliti. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che, in forti consumatori, potrebbe essere associato a un aumento del rischio di cancro, anche se le evidenze sono ancora in fase di valutazione.
  • Saccarina e ciclamato: tra i primi dolcificanti artificiali introdotti, sono stati oggetto di controversie nel passato. Oggi sono ritenuti sicuri anche a lungo termine, purché assunti entro i limiti di sicurezza stabiliti dalle autorità regolatorie.
  • Sucralosio: derivato dallo zucchero, non viene metabolizzato dal corpo e quindi non apporta calorie. Studi recenti suggeriscono che un uso eccessivo potrebbe alterare la flora intestinale, quindi è consigliabile usarlo con moderazione.